Ordinanza N. 146 del 1979
Corte Costituzionale
Data generale
06/12/1979
Data deposito/pubblicazione
06/12/1979
Data dell'udienza in cui è stato assunto
30/11/1979
GIONFRIDA – Prof. EDOARDO VOLTERRA – Prof. GUIDO ASTUTI – Dott.
MICHELE ROSSANO – Prof. ANTONINO DE STEFANO – Prof. LEOPOLDO ELIA –
Prof. GUGLIELMO ROEHRSSEN – Avv. ORONZO REALE – Dott. BRUNETTO
BUCCIARELLI DUCCI – Avv. ALBERTO MALAGUGINI – Prof. LIVIO PALADIN –
Dott. ARNALDO MACCARONE – Prof. ANTONIO LA PERGOLA – Prof. VIRGILIO
ANDRIOLI, Giudici,
legge 20 maggio 1970, n. 300 (statuto dei lavoratori), promosso con
ordinanza emessa il 4 giugno 1975 dal pretore di Naro nella causa di
lavoro vertente tra Vinci Paolo e Scilla Calogero, iscritta al n. 544
del registro ordinanze 1975 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica n. 5 del 7 gennaio 1976.
Udito nella camera di consiglio dell’8 novembre 1979 il Giudice
relatore Brunetto Bucciarelli Ducci.
Ritenuto che l’ordinanza in epigrafe indicata, redatta in termini
scheletrici, ha sollevato questione incidentale di legittimità
costituzionale dell’art. 35 della legge 20 maggio 1970, n. 300, in
riferimento agli artt. 3 e 35 della Costituzione;
che, né dall’ordinanza di rinvio, né dagli atti di causa, nei
quali è riportata l’analoga eccezione sollevata dalla parte, si
possono desumere, con sufficiente certezza, i termini della questione
di costituzionalità sottoposta all’esame di questa Corte;
che, in particolare, l’ordinanza non enuncia i profili sotto i
quali la norma denunziata si porrebbe in contrasto con le disposizioni
costituzionali di raffronto;
che l’assoluta carenza di motivazione in ordine al contrasto
prospettato impone che la questione sia dichiarata inammissibile per
l’assoluta indeterminatezza del suo intrinseco contenuto.
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara la manifesta inammissibilità della questione di
legittimità costituzionale dell’art. 35 della legge 20 maggio 1970, n.
300, sollevata, in riferimento agli artt. 3 e 35 Costituzione, con
l’ordinanza del vice pretore di Naro del 4 giugno 1975, per carenza
assoluta di motivazione in ordine alla non manifesta infondatezza.
Così deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della
Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 30 novembre 1979.
F.to: LEONETTO AMADEI – GIULIO
GIONFRIDA – EDOARDO VOLTERRA – GUIDO
ASTUTI – MICHELE ROSSANO – ANTONINO
DE STEFANO – LEOPOLDO ELIA –
GUGLIELMO ROEHRSSEN – ORONZO REALE –
BRUNETTO BUCCIARELLI DUCCI – ALBERTO
MALAGUGINI – LIVIO PALADIN – ARNALDO
MACCARONE – ANTONIO LA PERGOLA –
VIRGILIO ANDRIOLI.
GIOVANNI VITALE – Cancelliere