Ordinanza N. 163 del 1980
Corte Costituzionale
Data generale
15/12/1980
Data deposito/pubblicazione
15/12/1980
Data dell'udienza in cui è stato assunto
27/11/1980
GIULIO GIONFRIDA – Prof. EDOARDO VOLTERRA – Dott. MICHELE ROSSANO –
Prof. ANTONINO DE STEFANO – Prof. LEOPOLDO ELIA – Prof. GUGLIELMO
ROEHRSSEN – Avv. ORONZO REALE – Dott. BRUNETTO BUCCIARELLI DUCCI –
Prof. LIVIO PALADIN – Dott. ARNALDO MACCARONE – Prof. ANTONIO LA
PERGOLA – Prof. VIRGILIO ANDRIOLI – Prof. GIUSEPPE FERRARI, Giudici,
del codice penale militare di pace, promossi con le seguenti ordinanze:
1. – Ordinanza emessa il 16 ottobre 1979 dal Tribunale militare
territoriale di Roma (Sezione autonoma di Cagliari) nel procedimento
penale a carico di Russo Salvatore ed altro, iscritta al n. 987 del
registro ordinanze 1979 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica n. 64 del 5 marzo 1980;
2. – Ordinanza emessa il 19 ottobre 1979 dal Tribunale militare
territoriale di Palermo nel procedimento penale a carico di Muscia
Rosario, iscritta al n. 1024 del registro ordinanze 1979 e pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 71 del 12 marzo 1980;
3. – Ordinanza emessa il 2 ottobre 1979 dal Tribunale di Genova nel
procedimento penale a carico di Bernini Sergio ed altri, iscritta al n.
55 del registro ordinanze 1980 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica n. 85 del 26 marzo 1980;
4. – Ordinanza emessa il 20 febbraio 1980 dal Tribunale militare
territoriale di Napoli nel procedimento penale a carico di Bove
Francesco ed altro, iscritta al n. 315 del registro ordinanze 1980 e
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 166 del 18
giugno 1980.
Visti gli atti di intervento del Presidente del Consiglio dei
ministri;
udito nella camera di consiglio del 13 novembre 1980 il Giudice
relatore Livio Paladin.
Ritenuto che, con le ordinanze indicate in epigrafe, il Tribunale
militare territoriale di Roma (sezione autonoma di Cagliari), il
Tribunale militare territoriale di Palermo, il Tribunale di Genova ed
il Tribunale militare territoriale di Napoli hanno sollevato questione
di legittimità costituzionale dell’art. 264 del codice penale militare
di pace, in riferimento all’art. 3 della Costituzione;
e che nei giudizi instaurati dal Tribunale militare territoriale di
Roma (sezione autonoma di Cagliari) e dal Tribunale di Genova è
intervenuto il Presidente del Consiglio dei ministri, chiedendo che la
Corte dichiari l’infondatezza della proposta questione.
Considerato che i quattro giudizi vanno riuniti e congiuntamente
decisi, poiché in tutte le ordinanze di rimessione si prospetta la
violazione del principio di eguaglianza, nella parte in cui la norma
impugnata esclude il caso del concorso formale fra reati militari e
reati comuni dalle ipotesi di connessione e di conseguente competenza
dell’autorità giudiziaria ordinaria;
che tale questione è già stata decisa dalla Corte, nel senso
dell’infondatezza, con la sentenza 20 maggio 1980, n. 73;
che le ordinanze in esame non adducono motivi che possano indurre
la Corte a modificare la propria giurisprudenza (ed anzi invocano
esplicitamente, fatta eccezione per l’ordinanza 20 febbraio 1980 del
Tribunale militare territoriale di Napoli, le ordinanze emesse il 23
ottobre 1976 ed il 17 giugno 1977 dalle sezioni unite penali e dalla
prima sezione penale della Corte di cassazione, su cui questa Corte si
è già pronunciata con la predetta sentenza n. 73 del 1980).
Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n.
87, e 9, secondo comma, delle norme integrative per i giudizi davanti
alla Corte costituzionale.
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara la manifesta infondatezza della questione di legittimità
costituzionale dell’art. 264 del codice penale militare di pace,
sollevata in riferimento all’art. 3 Cost. dal Tribunale militare
territoriale di Roma (sezione autonoma di Cagliari), dal Tribunale
militare territoriale di Palermo, dal Tribunale di Genova e dal
Tribunale militare territoriale di Napoli, con le ordinanze indicate in
epigrafe.
Così deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della
Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 27 novembre 1980.
F.to: LEONETTO AMADEI – GIULIO
GIONFRIDA – EDOARDO VOLTERRA –
MICHELE ROSSANO – ANTONINO DE STEFANO
– LEOPOLDO ELIA – GUGLIELMO ROEHRSSEN
– ORONZO REALE – BRUNETTO BUCCIARELLI
DUCCI – LIVIO PALADIN – ARNALDO
MACCARONE – ANTONIO LA PERGOLA –
VIRGILIO ANDRIOLI – GIUSEPPE FERRARI.
GIOVANNI VITALE – Cancelliere