Ordinanza N. 85 del 1978
Corte Costituzionale
Data generale
21/12/1978
Data deposito/pubblicazione
21/12/1978
Data dell'udienza in cui è stato assunto
20/12/1978
GIULIO GIONFRIDA – Prof. EDOARDO VOLTERRA – Dott. MICHELE ROSSANO –
Prof. LEOPOLDO ELIA – Prof. GUGLIELMO ROEHRSSEN – Avv. ORONZO REALE –
Dott. BRUNETTO BUCCIARELLI DUCCI – Avv. ALBERTO MALAGUGINI – Prof.
LIVIO PALADIN – Dott. ARNALDO MACCARONE – Prof. ANTONIO LA PERGOLA –
Prof. VIRGILIO ANDRIOLI Giudici,
poteri dello Stato, sollevato dal Ministro per la marina mercantile, in
proprio e per delega del Presidente del Consiglio dei ministri, con
ricorso 13 aprile 1977, nei confronti del pretore di Genova, relativo
all’ordinanza 25 febbraio 1977 del predetto pretore con la quale veniva
vietata la pesca e la commercializzazione del novellame di qualunque
specie marina, iscritto al n. 7 registro confl. 1977.
Udito nella camera di consiglio del 20 novembre 1978 il Giudice
relatore Livio Paladin.
Ritenuto che il Ministro per la marina mercantile, in proprio
nonché per delega del Presidente del Consiglio dei ministri, mediante
ricorso depositato il 13 aprile 1977, ha sollevato conflitto di
attribuzione nei confronti del pretore di Genova, avverso l’ordinanza
25 febbraio 1977, con la quale il pretore ha vietato la pesca e la
commercializzazione del novellame di qualunque specie marina su tutto
il territorio nazionale, a partire dalle ore 24 del 26 febbraio;
che nel ricorso si assume la presenza di tutti i requisiti
necessari affinché insorga un conflitto fra poteri dello Stato, la cui
risoluzione spetti a questa Corte: in primo luogo, perché il Ministro
per la marina mercantile sarebbe legittimato a proporre ricorso, da
solo od accanto al Presidente del Consiglio dei ministri, disponendo
della competenza a dichiarare definitivamente la volontà del potere
esecutivo, in virtù dell’art. 32 della legge n. 963 del 1965, che gli
consente di “emanare norme per la disciplina della pesca anche in
deroga alle discipline regolamentari”; in secondo luogo, perché la
costante giurisprudenza della Corte (ord. n. 228 e 229 del 1975; sent.
231 del 1975; ord. n. 49 del 1977) renderebbe indiscutibile la
legittimazione passiva di un giudice quale il pretore di Genova; in
terzo luogo, perché sussisterebbe materia di conflitto, dal momento
che il pretore di Genova avrebbe in sostanza annullato il decreto
ministeriale 18 gennaio 1977 (con il quale il Ministro per la marina
mercantile autorizzava la pesca del novellame di sarda in alcuni
compartimenti marittimi, quanto al periodo 1 febbraio – 31 marzo 1977),
in violazione delle norme costituzionali che conferirebbero ai giudici
ordinari la sola ” affermazione dell’ordinamento nel caso concreto,
cioè nei confronti di uno o più soggetti determinati”.
Considerato che dal solo testo dell’ordinanza impugnata non si
riesce a desumere a quali imputati ed a quali reati si riferisca il
procedimento nel corso del quale essa è stata emessa;
che da tale atto neppure risulta se e quali sviluppi ed esiti abbia
avuto il procedimento in questione;
che appare quindi opportuno, per stabilire se esistano i
presupposti di un conflitto la cui risoluzione spetti a questa Corte,
acquisire presso la pretura di Genova tutti gli atti relativi al
procedimento stesso.
Visto l’art. 13 della legge 11 marzo 1953, n. 87.
LA CORTE COSTITUZIONALE
sospesa ogni pronuncia sull’ammissibilità del ricorso in
questione;
dispone l’acquisizione di tutti gli atti relativi al procedimento
cui si riferisce l’ordinanza 25 febbraio 1977 del pretore di Genova;
ordina alla cancelleria della Corte di richiedere alla pretura di
Genova copia autentica degli atti predetti.
Così deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della
Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 20 dicembre 1978.
F.to: LEONETTO AMADEI – GIULIO
GIONFRIDA – EDOARDO VOLTERRA –
MICHELE ROSSANO – LEOPOLDO ELIA –
GUGLIELMO ROEHRSSEN – ORONZO REALE –
BRUNETTO BUCCIARELLI DUCCI – ALBERTO
MALAGUGINI – LIVIO PALADIN – ARNALDO
MACCARONE – ANTONIO LA PERGOLA –
VIRGILIO ANDRIOLI.
GIOVANNI VITALE – Cancelliere